Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

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Daeva
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Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Daeva » 10/02/2016, 14:07

Visto che il thread di Thunderbolt è stato riesumato, condivido questa piccola intervista apparsa sul sito Tokyo Otaku Mode (e a sua volta tradotta da Comic Soon) di cui è protagonista il buon Ohtagaki.
Articoli originali qui: http://otakumode.com/news?q=Interview+w ... o+Ohtagaki+
Innanzitutto, vorrei chiederti riguardo la tua connessione con Mobile Suit Gundam. In quanto autore di Gundam Thunderbolt, che genere di serie è per te?
Per le persone della mia generazione, Mobile Suit Gundam è come il primo amore, quindi non importa quanto a lungo vivrò, penso che continuerò comunque ad amare Gundam.
Proprio come la generazione dopo la mia con Kinukkiman, o quella dopo ancora con i Pokemon, è una serie che ameremo sempre.

Necessariamente, non vuol dire che Gundam fu l'unica grande serie del periodo, comparativamente parlando. Quando la paragoni ai più grandi film di tutti i tempi, certamente ci saranno dei punti in cui non sarà all'altezza, ma Gundam è stata la prima cosa che ho guardato quando ho iniziato consapevolmente a scegliere cosa guardare, quindi fu la mia prima esperienza di shock culturale.

Cosa ne dici degli anime di robot venuti dopo Gundam?
Delle così chiamate serie robotiche ho guardato tutto Heavy Metal L-Gaim. Speravo mi entusiasmasse come quando vidi la trasposizione cinematografica dei tre film di Gundam, ma questo non accadde, non mi soddisfò affatto.

Quindi seguivi le serie di Real Robot cercando qualcosa simile a Gundam?
Credo che tutti i fans della mia generazione l'abbiano fatto. La generazione precedente alla nostra, cresciuta guardando film giapponesi e stranieri probabilmente si è chiesta perchè eravamo così interessati a qualcosa di così insignificante, ma per un adolescente che frequentava le superiori, cose come il modo in cui i Gundam fossero utilizzati come armi erano davvero nuove.

Tra gli anime di quel periodo che avevano mostri e mecha giganti per vendere giocattoli, i mobile suits erano davvero originali.
Con l'eccezione che a quel tempo Gundam non stava vendendo un granchè bene, quindi non penso che le compagnie di giocattoli o il network televisivo avessero questo genere di aspettative.
In questo modo, nessuno li controllava e quindi avevano più libertà di fare come volevano. Credo che la mancanza di attenzione gli garantì un certo livello di libertà.

La trasmissione TV di Gundam fu tuttavia interrotta. In seguito, i gunpla divennero popolarissimi e cose come modelli realistici che incorporavano la struttura di veicoli armaturizzati da combattimento e le MSV si spansero a macchia d'olio, il che ci porta al tuo modo di interpretare Gundam.
Era davvero popolare, quindi rubavo le copie di Come Costruire Gundam (Hobby Japan) dei miei amici per leggerle (ride), e copiavo gli esempi, cercando di costruire io stesso dei Gundam. Dopo questo, i modelli costruiti dai fans divennero popolari, e la Bandai iniziò ad adattarli come prodotti. Come con i tre film cinematografici, i fans che videro aldilà di questo anime che fu cancellato e per cui le compagnie fecero qualcosa di così eclatante diede a quelli nella mia generazione la sensazione di poter riuscire davvero a fare la differenza, quindi c'era questo senso di appagamento tra i ragazzini delle medie e delle superiori come me.

In questo senso, Katsumi Kawaguchi di Stream Base, il Meijin Kawaguchi della Bandai, presente allo stesso evento con te di recente, era una sorta di eroe per te all'epoca, immagino.
Lo era! (ride) Era uno studente universitario all'epoca, quindi era una sorta di fratello maggiore per noi.
Vedere persone come lui fare il loro ingresso nel mondo e ottenere successo inaugurando grandi cambiamenti mi ha dato coraggio e mi ha fatto aspirare a diventare come loro.

Hai continuato a seguire Gundam dopo quel periodo?
Quando mi sono trasferito a Tokyo a 19 anni e diventai un assistente, mi sono preso una pausa dagli anime. C'erano fin troppe altre cose da studiare, quindi ho anche appesso il mio hobby del modellismo al chiodo e non me ne sono più occupato per almeno 10 anni.

Come un mangaka che si è separato da Gundam, cos'è stato a riunire te e la serie al punto che sei finito per disegnare Thunderbolt?
Quando il mio lavoro è stato serializzato e le cose hanno iniziato un pò a calmarsi, ho avuto un assistente che amava Gundam. Fui sorpreso di vedere una persona così giovane amare Gundam, quindi gli ho chiesto in proposito, e mi ha parlato di serie che non avevo mai sentito.
Indagando, ho scoperto che c'erano stati tre sequel OVA, quindi ho guardato 0083: Stardust Memory e ho pensato che la qualità fosse straordinaria. Quindi sono andato in un negozio di modellismo, e mi sorpresi di vedere la plastica colorata e i polycaps che non rendevano più necessario l'utilizzo della colla. Fui colto dalla nostalgia, quindi comprai qualche nuovo gunpla e iniziai ad assemblarlo.

I Gunpla sono davvero evoluti rispetto ai vecchi tempi, vero? Le tue foto di Gundam su Twitter sono iniziate a diventare popolari in questo periodo.
Dopo uno o due anni di immersione nel mondo dei gunpla, mi sono fatto un account di Twitter.
Tante persone postavano loro disegni, quindi ho pensato di farlo anch'io, ma a causa del lavoro non ne ho avuto la possibilità. Un giorno Seki (un designer che lavora sui book design di Thunderbolt) di Volare postò un disegno che aveva fatto di Char, e preso dall'enfasi, ho postato uno dei miei disegni di Gundam. Le reazione fu incredibilmente positiva. Seki disegnò un altro Char il giorno seguente, io disegnai un'altro Gundam, e continuammo così a lungo, divertendoci.

I tweets furono raccolti come "Il Gundam Fest dei Mangaka", generando il delirio.
I mangaka non ricevono reazioni "in diretta" come questi su loro lavori come in questo caso, di solito. Prima dell'atto sul trattamento dei dati personali, ricevevo lettere dei fans e risultati di sondaggi, ma gli indirizzi e i nomi mi arrivavano censurati. Non avevi idea di chi fosse il mittente quindi diventò poco interessante e smisi di riceverne. Da lì, iniziai a sentirmi distaccato dai miei lettori e non avevo idea di chi raggiungesse il manga su cui stavo lavorando così duramente, fu in quel periodo che mi aprii un account Twitter.

In modo che i fans potessero contattarti direttamente si Twitter.
Quando ho iniziato, ottenni tantissimi commenti, e fui sorpreso da quanti fan avessi, quindi iniziai a sentire il bisogno di fare qualcosa per loro. Questo e poi le persone furono entusiaste dei miei schizzi di Gundam.
Erano solo schizzi veloci, ma stavo uppando un'immagine e in quel momento ricevetti la proposta di Superior di disegnare un manga di Gundam... E sentii che fosse parte del destino, quindi risposi prontamente "Lo farò!"

Quando Thunderbolt iniziò la sua serializzazione e la copertina di Superior ebbe sopra un Gundam, penso che molta gente rimase sorpresa.
Avevo una certa convinzione quando decisi di scrivere un manga di Gundam. Superior è diretto a salarymen tra i 30 e 40 anni, quindi erano loro il target del mio lavoro. Ho pensato che la serie potesse affascinare uomini adulti in questa fascia d'età, quindi ero abbastanza sicuro che la cosa sarebbe riuscita.
Se non lo fosse stata, avrebbe significato che non ne ero stato capace. Ero un pò nervoso al dunque, ma alla fine la ricezione fu positiva.

Thunderbolt è differente dagli altri manga che cercano di rendere in fumetto la serie originale.
E' vero. Molti manga di Gundam sono più che sufficienti per gli appassionati di Gundam, ma in Superior sapevo che una cosa simile non poteva funzionare. Le persone leggeranno inevitabilmente il manga avendo la serie TV come riferimento, quindi ho pensato che se lo avessi trattato come un manga sin dall'inizio, avrei contrattaccato un pò questa tendenza.

Quindi hai deciso di esprimere Gundam attraverso una storia originale?
Ho voluto utilizzare le tecniche del manga per produrre qualcosa che funzionasse anche da sè, che potesse essere letta per conto suo.
Molti manga di Gundam sono fatti specificatamente per i fan di Gundam, e questo, penso, ne limita la lettura. Una manga deve essere accessibile a chiunque decida di leggerlo. Anche i primi lettori casuali sono potenziali fan, quindi quando prendono la rivista e leggono Thunderbolt, anche se non colgono tutti gli aspetti della storia, sono comunque in grado di farsi appassionare dalla lettura. Se non possono, il lavoro è inadeguato. Io tengo i non-fan di Gundam in considerazione quando scrivo.

Le reazioni su Twitter ti aiutano a giudicare la ricezione del tuo lavoro?
Quando leggo un commento su Twitter di un fan che mi segue di certo ne sono grato, ma credo che il miglior modo di farsi un'idea della ricezione del proprio lavoro alla fine è la quantità di volumi venduti. Sento che c'è un limite al numero dei fan che si possono raggiungere con un manga specificatamente diretto ai fan di Gundam. Mi piace pensare che il fatto che la serie venda bene dipende dal fatto che siamo riusciti ad ampliare il nostro bacino di lettori.

Quindi pensi che la gente legga Thunderbolt non perchè è un manga su Gundam, ma perchè è un buon manga, o un manga di Yasuo Ohtagaki?
Esatto. Penso che i miei fan hanno delle aspettative particolari dai miei manga. Quindi cerco di mantenere queste aspettative e ogni tanto di tradirle un pò, nel mio lavoro.

Vorrei chiederti dell'aspetto visivo di Thunderbolt, se possibile. Rispetto al terzo film originale, l'aspetto e l'interpretazione dei mobile suit è differente.
Quando disegnavo come hobby, molti dei miei design si basavano sull'idea di aggiornare e modernizzare i MS originali, perchè pensavo fosse interessante. Con Thunderbolt, è stato fin troppo importante per me questo tipo di approccio. Per gareggiare con gli altri manga di Gundam, ho sentito che avrei dovuto fare altro oltre a cambiarne i presupposti e battere il tasto su quelli che erano i miei punti di forza. Per questo i risultati sono così differenti. Quando ho disegnato il Full Armour Gundam mi sono detto "Questo sì che è un bel design!" ma quando ho pensato che sarebbe stato serializzato e avrei dovuto disegnarlo ogni volta me la sono fatta sotto! (ride)

Ci sono un bel pò di linee da disegnare nei Gundam, non è vero? (ride)
Ce ne sono un sacco! A volte penso che potrei piangere come un bambino mentre le disegno.

Ma parlando di mecha, hai avuto l'occasione di disegnarne un pò bianchi su Midnight Mile, no?
Certo sono abituato a questo genere di lavoro ormai, ma durante i primi capitoli, qualora si trattasse di un Gundam o di uno Zaku, ho sempre avuto problemi a disegnarne le facce.

Le "facce"?
La faccia di un Gundam in particolare cambia espressione a seconda dell'artista e della sua idea. In Thunderbolt ho voluto disegnare i Gundam come i cattivi, quindi ho cercato di renderlo intimidatorio e pauroso. Ma quando penso a doverlo disegnare ogni volta, io... Beh, credo che non farei questo lavoro se non mi piacesse. (ride)

Quando paragonato ad altri mecha, o anche i Panzer di Front Mission Dog Life & Dog Style, non credi che l'aspetto del personaggio sia più forte in Gundam?
E' più forte. Certo, con Gundam c'è l'aspetto dell'arma, ma senza la sua presenza di personaggio perderebbe molto del suo charm. Se li disegni come semplici mezzi, non gli stai rendendo giustizia. Sento che questo si è perso in molti robot anime; tentano di risultare realistici, ma nel processo vengono trattati come oggetti il che li deruba del loro spirito. Credo che il mix tra arma e spirito sia cosa rende Gundam così affascinante, quindi cerco sempre di tirare fuori quel senso di mistico e divino che fa parte della loro natura. Se non lo faccio, penso che ci sia meno significato nel monoeye dello Zaku o nelle corna (ndDae: il v-fin, i giappi lo chiamano così) del Gundam.

Dalla prima serie di Gundam, l'equilibrio tra realismo e natura dei personaggi è cambiato, vero?
Credo che uno dei motivi per cui Thunderbolt è stato ricevuto così bene è perchè la gente ha perso interesse verso nelle recenti serie anime. Credo che chi abbia visto Gundam all'epoca adesso stia comprando il mio manga. Credo che Thunderbolt possa essere più vicino alla loro immagine del Gundam che ricordano da allora.

In realtà, la serie originale di Gundam non era poi così realistica. I mecha di Zeon sembrano meno "real sci-fi mecha" e più "cattivi di un anime mecha"...
Credo che ci fosse ancora l'influenza di anime come Brave Raideen. Credo sia uno dei motivi per cui è necessario fare Thunderbolt. Mi piace disegnare quel genere di mecha e convertirli in uno stile di disegno più contemporaneo, vedere quanto reali riesco a renderli.

Quando vedo un mecha in Thunderbolt, vedo pezzi di Zeon lì, ma ho anche la sensazione del realismo. A cosa presti più attenzione nei tuoi design?
Faccio del mio meglio per renderli differenti dall'anime. Guardo molti film, ci sono molti film di fantascienza di Hollywood in giro. Tuttavia, i design fantascientifici di Hollywood e del Giappone non sono particolarmente simili. I giapponesi si focalizzano sul design, gli americani sulla praticità. Per questo quando disegno Thunderbolt cerco di mantenere questo approccio americano, aderendo di più a canoni di razionalità e praticità, per usarlo nel mondo di Gundam.

Credo ci sia ancora un gap che separa i lavori giapponesi da quelli stranieri, Thunderbolt è un esempio di come incorporare un design mecha hollywoodiano in uno giapponese possa davvero fare la differrenza. Con questo genere di approccio, ho capito che c'è davvero ancora tantissima originalità che può venir fuori da Gundam, anche ora.

Hai disegnato fantastici visuals sci-fi non solo in Thunderbolt, ma anche in Moonlight Mile. Ci sono dei lavori che hanno influenzato i tuoi design?
Ho visto 2001 Odissea nello Spazio svariate volte. Ho impiegato parecchio tempo a studiarne i design. Poi, negli anni '80 è stato il turno di Syd Mead. Ordinai i libri di illustrazione di Blade Runner e 2010 e li studiai.

Stranamente, Syd Mead si è occupato del design di Gundam anni dopo--
Incorporare lo stile industriale di Syd Mead nel mondo mitico di Gundam è stato come voler mischiare olio e acqua, quindi lì per lì non sapevo che idea farmi in proposito, ma dal punto di vista di un designer, credo sia stato meraviglioso. Il fatto che con tutte le differenze è ancora riconoscibile come una serie di Gundam fa capire che ha davvero un senso del design straordinario.

Da un certo punto di vista, disegnare Turn A era qualcosa che non poteva essere fatto da chi amasse troppo Gundam.
Serve coraggio per distruggerlo. Ma se il tuo affetto è troppo forte, finisci sempre per proteggerlo, quindi dobbiamo prenderne esempio.
Si finisce sempre per farne una rimaneggiatura. Devi liberarti di alcune parti, e costruire qualcosa di nuovo al suo posto, altrimenti non ha senso costruire cose nuove così come non ha senso disegnarle in quest'epoca. Mentre continuo a lavorare sul mio manga, penso sempre a quali parti del Gundam distruggere.

A parte che da Tomino, non senti molte persone coinvolte in Gundam parlare di distruggerlo.
Non ne sono degno. (ride) Credo che da questo punto di vista iniziare con Thunderbolt mi abbia messo in una posizione privilegiata. Come la mancanza di attenzione diede al primo Gundam una certa libertà, il mio Gundam è su un piattaforma unica nel suo genere come Superior, quindi non ho dei vincoli così forti. All'inizio gli ho detto che volevo lavorare liberamente, anche se avrebbe significato andare contro il canon di Gundam, e la loro risposta è stata che potevo fare quello che volevo. Tuttavia, credo che questo lo renda difficile da adattare a un anime o dei gunpla... (ride)

Quindi non è andata tipo "Fai questo in questo punto dell'Universal Century".
Ho un pò divagato dalla cossidetta "storia corretta", ma l'ho fatto di proposito (ride). Ho iniziato senza destare troppa attenzione, che mi ha dato molta libertà mentre scrivevo, senza la necessità di difendermi.
Ho deciso di cambiare quello che potevo, e credo sia stato un bene aver potuto esordire così. Essere in una posizione simile al primo Gundam, ne sono stato felice.

E ovviamente i MS di Thunderbolt sono diventati una linea gunpla a Dicembre.
E' andato tutto bene, ne sono grato. Dopo essere arrivato a questo punto, mi chiedo quanto ancora possa crescere. C'è stato di certo il supporto dei fans, ma mi chiedo quanti di loro continueranno a leggermi fino alla fine. I manga sono da sempre stati un argomento per giovani, qualcosa che è pubblicato in una rivista destinato a un pubblico maturo non potrà mai creare grande scalpore. Anche se fosse fatto in un TV drama o qualcosa di simile, in pochi la guarderanno con un vero senso di appartenenza, del genere "Questa è la mia serie". Ma credo che ci saranno persone tra i 30 e 40 che apprezzeranno Thunderbolt e lo considereranno come qualcosa di dedicato alla loro generazione.

Parlando con te, mi sembra che l'idea di "serie generazionale" è una sorta di concetto chiave. Cosa ne pensi dei manga diretti alle giovani generazioni in questi tempi?
Quando ho letto L'Attacco dei Giganti ho pensato "Questi Titani stanno uccidendo la mia generazione". Quindi quando ho visto uno della mia età leggerlo con piacere ho pensato "Ci stanno uccidendo!!" (ride) Quindi sono tipo "Odio L'Attacco dei Giganti e non gli permetterò di sconfiggermi!"

I giovani fan de L'Attacco dei Giganti ne sono molto appassionati.
Penso che quando eravamo giovani, eravamo ugualmente appassionati. Guardandola dalla mia generazione, i responsi in proposito sembrano stupefacenti... Ma, credo sia una ripetizione di quando, nella nostra gioventù, la generazione precedente si sentiva guardandoci amare Gundam.
Quando uccidono i Titani, li colpiscono da dietro colpendogli la spina dorsale, no? Penso "Non prendeteli alle spalle!"--La mia prospettiva è differente, e a questa età, non posso imitare lo stile di un giovane nello scrivere una serie. Il mio tempo di disegnare manga come a seguire un impulso sessuale o distruttivo è ormai passato. Per me, c'è stato un punto della mia vita che a 30 anni mi ha fatto scrivere Moonlight Mile, e dopo che questo è passato, quando penso a su che scrivere il mio prossimo manga, deciso di basarlo su me stesso e vedere fino a che limite posso usare ciò che ho imparato da tutti questi anni sulla Terra.

E' per questo che Thunderbolt ruota intorno a un adulto, mentre negli altri manga di Gundam il protagonista è un ragazzo?
Quello è perchè ho voluto distaccarmi da alcuni standard dell'anime. Pensavo, perchè deve essere un quindicenne? Perchè deve raccontare del senso di giustizia delle giovani generazioni? Quando ho considerato queste cose ho deciso di cambiare alcuni degli aspetti standard, ma al tempo stesso di rimanere fedele ai temi e messaggio principale di Gundam.

Il modo in cui ritrai le truppe Federali o Zeoniche è anche molto meno definito rispetto all'anime.
Nell'anime, lo schieramento del protagonista finisce sempre per apparire quello giusto. Ma sia la Federazione che Zeon sono paesi, quindi non si può parlare di giusto o sbagliato. Non credo ci sia senso a infilare le proprie ideologie in un manga. Per le persone con una vita normale, nazioni e guerra sono la forma di violenza definitiva, e volevo disegnare il modo migliore di avere a che fare con una guerra quando da questo dipende la tua sopravvivenza.

Non sono neanche contrario alla guerra. Le guerre continueranno ad esserci, e visto che non riusciremo a disfarcene la cosa più importante è capire come gestirle. Ma non ci sono molte persone in Giappone a pensare a queste cose. E' giusto essere contrari alla guerra o dire che la guerra non dovrebbe esserci, ma quando rispondi che le guerre ci saranno sempre ti definiscono un guerrafondaio e quindi una persona orribile. Ma credo sia un modo di pensare molto limitato, che tradisce la mancanza di conoscenza storica.

Su internet, ci sono molte persone che hanno una visione più chiara di cosa accade nel resto nel mondo, e sanno giudicare cosa è buono e cosa è cattivo.
Tuttavia, chi è nei 30 o 40 anni ha acquisito un pò di conoscenza sulla storia e sui problemi sociali. Credo che cosa sembri o no coerente in Thunderbolt a livello di buon senso sia importante. La maggior parte delle serie di Gundam sono rivolte a studenti delle medie e superiori, ma siccome la mia è destinata a un pubblico più adulto con più conoscenza ed esperienza, scrivo un universo che possano considerare realistico, e questo è Thunderbolt.

Una delle ragioni per cui Gundam segna una cesura con gli altri anime robot è che sia Zeon che la Federazione sembrano combattere per una causa.
La battaglia tra Federazione e Zeon è la battaglia tra una democrazie e una dittatura, ma non credo ci sia tutta questa differenza tra le due. Quando qualcuno dice che la democrazia è stupenda o che un sistema dittatoriale è migliore, che criteri stanno usando? C'è un detto arabo che dice "Una dittatura è meglio della mancanza di un governo". Cambia a seconda delle circostanze, e adesso, visto che posso disegnare un manga come questo, penso che il governo giapponese non è perfetto, ma è comunque grande. Spero che tra 100, 200 anni la società continui a migliorare.

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Re: Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Cronos » 19/02/2016, 2:07

Praticamente questa intervista conferma tutti i miei precedenti sospetti. :|

Ohtagaki NON conosce l'universo di Gundam, ricorda solo la prima serie storica e per anni neanche sapeva dell'esistenza del fenomeno.
Quando ha visto la potenzialità di business ci si è gettato a testa bassa, un po' come Yasuhiko, pensando di rimodernare e rinnovare a modo suo, senza sapere, o volutamente trascurando, tutto quello che nel frattempo c'era stato in mezzo.
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Re: Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Genocid » 19/02/2016, 10:06

dae, mi sapresti ritrovare il link della traduzione di comic soon??
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Re: Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Daeva » 20/02/2016, 14:36

Comic Soon è l'"originale" giapponese-- Questa di Otaku Mode è la traduzione.
Comunque eccolo! http://comic-soon.shogakukan.co.jp/blog/interview/2887/

Cronos, la tua concezione delle motivazioni degli esseri umani è veramente raccapricciante :lol:
A me è sembrata la storia divertente di un vecchio fan che ha dovuto abbandonare la sua passione per poi rientrarci in contatto in maniera fortuita.
Mi ha molto divertito la faccenda che si sia messo a disegnare scempiaggini su Gundam in risposta ai tweet dell'amico... Ed è carino che li abbia fatti proprio per far divertire i fans, visto che in quel momento non credo lo pagassero per i tweet :P

Tra l'altro, la devi smettere di trattar male Yas :/ E riconoscere il merito che gli spetta nell'aver disegnato personaggio immortali, e aver "svecchiato" la serie TV originale con la sua degnissima versione in Origini (di cui, ripeto, l'unica pecca è quella buffonata sul Doppio Char) :/ !!

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Re: Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Cronos » 22/02/2016, 18:22

Daeva ha scritto: A me è sembrata la storia divertente di un vecchio fan che ha dovuto abbandonare la sua passione per poi rientrarci in contatto in maniera fortuita.
Si ok, questo può valere per me e per te, ma se è uno che deve disegnare un manga da pubblicare allora, forse, documentarsi prima sarebbe d'obbligo no ?
E' proprio qui che si vede la differenza tra il professionista e quello che deve solo fare soldi.
Mi ha molto divertito la faccenda che si sia messo a disegnare scempiaggini su Gundam in risposta ai tweet dell'amico... Ed è carino che li abbia fatti proprio per far divertire i fans, visto che in quel momento non credo lo pagassero per i tweet :P
Hmmm... conoscendo il tipo, non credo lo abbia fatto così ingenuamente.
Secondo me voleva proprio saggiare il fandom e vedere le reazioni.
Ricorda sempre che è un mangaka conosciuto, non il primo che passa.
Tra l'altro, la devi smettere di trattar male Yas :/ E riconoscere il merito che gli spetta nell'aver disegnato personaggio immortali,
...nel 1978. Si, hai ragione, ha il merito, nel 1978, di aver disegnato personaggi immortali. :)
e aver "svecchiato" la serie TV originale con la sua degnissima versione in Origini (di cui, ripeto, l'unica pecca è quella buffonata sul Doppio Char) :/ !!
Ha svecchiato l'unica serie di quegli anni che non andava svecchiata, perché tuttora è attualissima (come contenuti).

Tra l'altro, ricordi Sara, la ragazza che era con noi a Lucca ?
Lei appartiene alla generazione successiva alla nostra, e mi ha dato un parere interessante quando è venuta a vedere l'anteprima di Origini 2.
Dice che l'ha trovato molto lento e melodrammatico, esattamente come i cartoni che guardava suo padre (che avrà giusto qualche anno più di me). Ecco, il suo commento mi ha fatto capire che Yas non ha svecchiato nulla, ha semplicemente scritto un'opera in stile anni 80 per noi vecchi fan.
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Re: Intervista a Ohtagaki su Comic Soon

Messaggio da Daeva » 23/02/2016, 12:22

Cronos ha scritto:Si ok, questo può valere per me e per te, ma se è uno che deve disegnare un manga da pubblicare allora, forse, documentarsi prima sarebbe d'obbligo no ?
Vabbeh, ma all'epoca dei fatti mica stava disegnando un bel niente di Gundam!
E poi che vuol dire "documentarsi", documentarsi su cosa? Ha scritto una storia ambientata nella OYW perchè fa parte della saga che conosceva meglio, c'è la citazione alla colonia Moore di Side 4, che dimostra che ha studiato a sufficienza, poi lui è partito con il presupposto di tirare fuori qualcosa di originale, che avesse rimandi alla serie tv, ovvio, ma che si presentasse anche come attuale, e dedicata a un pubblico non di adolescenti, ma di adulti smaliziati e non necessariamente girellari. --E piace.
Cronos ha scritto:E' proprio qui che si vede la differenza tra il professionista e quello che deve solo fare soldi.
I professionisti fanno soldi.
Quella che dici tu è la differenza tra un appassionato e un non appassionato, e un non-appassionato non si mette a disegnare una storia di Gundam se non gli piace farlo, per quanti soldi gli possa portare, fidati.
Cronos ha scritto:Ha svecchiato l'unica serie di quegli anni che non andava svecchiata, perché tuttora è attualissima (come contenuti).
E infatti i contenuti stanno lì, nessuno li ha toccati. Li ha semplicemente infilati in una scatola molto più divertente da scartare... E Sara ha gusti completamente differenti dai "nostri", dai :P Il genere dello space drama non è assolutamente tra le sue corde, è ovvio che guardandando Origini si annoi (considerando poi che il II era girato magistralmente--!) --Magari Thunderbolt le piacerebbe, però :P !

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