Fanfic - Il viaggio di Amuro

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Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Tabrith90 » 03/02/2016, 14:50

Ecco, la mia modesta fanfic ispirata alle ultime scene de "il contrattacco di Char", ditemi cosa ne pensate :)

IL VIAGGIO DI AMURO


Sembravano secoli che stava dormendo. Aprì gli occhi pensando di svegliarsi, come da qualche mese a quella parte, sul letto della sua cabina della Londo Bell, e stava per alzarsi per andare a fare colazione sul ponte quando, invece della tenue oscurità della cabina, vide un'abbagliante luce verde. Terrorizzato si chiese cosa stava succedendo, quando giunse, a peggiorare drammaticamente la sua condizione, un'ulteriore e drammatica consapevolezza: Il suo corpo non esisteva più. Lo apprese a proprie spese, mente cercava freneticamente di muovere braccia e gambe inesistenti.
Ma allora che ci faceva lì? Era un sogno? Impossibile, era troppo lucido e consapevole per esserlo. Come faceva allora ad esistere senza un corpo? Era questo l'aldilà? Era stato abbattuto durante una qualche azione di guerra da qualche fanatico di neo zeon o da… non poteva essere.
Pensando a quella persona, gli ultimi, incredibili ricordi della sua vita gli vennero improvvisamente incontro come una marea indomabile. Un mare di luce verde, come quello. Un mare che aveva come gocce le anime dei piloti di mobil suit tanto folli da sacrificare la propria vita per evitare la distruzione della terra, per bloccare l'avanzata di quel maledetto asteroide che aveva cercato di far schiantare sulla terra quella persona, quel pazzo. Un mare cui temeva di essere stato la fonte generante, attraverso la diabolica tecnologia dello psychoframe, che, montata sul suo v Gundam, l'ultimo che avrebbe mai pilotato, lo aveva tanto avvantaggiato in battaglia. Questo poteva significare soltanto una cosa: Era morto, o comunque, non faceva più parte di quel triste mondo. E quella persona? L'uomo la cui presenza l'aveva tormentato tutta la vita, come la maledizione di un fantasma, l'uomo che l'aveva costretto a diventare quel pilota formidabile che era pur di abbatterlo una volta per tutto dov'era? Dov'era Char Aznable? L'ultima cosa che ricordava era di aver afferrato il suo cockpit che aveva espulso dal suo Sazabi e averlo portato con se nel tentativo di fermare l'asteroide. Forse gli aveva fatto l'ultimo dei suoi soliti discorsi deliranti e sconclusionati, ma fortunatamente non se ne ricordava. Se era lì anche lui, sperava di non rincontrarlo.
Non poteva certo restare lì in eterno. Provò a muoversi, in qualche modo, e dopo molti tentativi, gli sembrò di muoversi una volta abbandonato ogni illusione di avere un corpo, lasciandosi trasportare dalla corrente. Mentre credeva di spostarsi, si domandava quale fosse stato il destino della Terra, se l'asteroide fosse stato fermato da quel tentativo disperato e nel caso cosa avrebbe implicato: La guerra era finita per sempre? Morti i due vessilli delle fazioni opposte, queste avrebbero trovato il coraggio di abbandonare le loro assurde convinzioni e rivendicazioni e avrebbero per la prima volta da quella che sembrava un'eternità, provato a vivere in pace? La Federazione avrebbe abbandonato il suo atteggiamento dispotico e repressivo nei confronti delle colonie e queste sarebbero riuscite a dimenticare i rancori e le passate ideologie, che tanti milioni di vite hanno mietuto?
Ma ormai che senso aveva farsi quelle domande… Bello o brutto, il futuro ormai non lo riguardava. Visto che ormai la sua vita era giunta al termine ormai l'unica curiosità che gli rimaneva era quella di trarne le somme: Era stata dignitosa o fatua? Era stato davvero così importante, aveva davvero contribuito a cambiare le cose? Era stato davvero un eroe come tutti lo dipingevano? A lui sembrava di non essere mai uscito da quell'incubo in cui era piombato il giorno in cui, disgraziatamente, si era ritrovato all'interno della cabina di pilotaggio di quel “diavolo bianco” che tanto terrorizzava gli zeoniani. La paura e la disperazione che aveva provato quel giorno, in fondo, non lo aveva mai abbandonato. Si domandava come poteva nascere qualcosa di eroico da sentimenti simili. Immerso nei suoi pensieri, non si accorgeva che qualcosa nel paesaggio stava cambiando: Non più un verde accecante si stagliava all'orizzonte, ma un nero siderale. Come aveva fatto ad uscire dal mare dello psychoframe? Purtroppo per lui la risposta non si fece attendere, quando scorse del rosso. Il rosso era il colore che odiava di più, perché era il colore che usava quell'uomo per tutti i mobile suit da lui utilizzati. Qualche buontempone aveva creato la diceria che fosse proprio quel tipo di vernice a renderlo così veloce, tre volte di più del normale, così dicevano. E infatti anche quell'ultima volta, serpeggiando tra i detriti, si era rivelato tremendamente veloce. Ma ormai non aveva più paura. Sapeva benissimo che quello non era altro che un ricordo. Doveva supporre che, in quella assurda situazione, ormai anche i suoi ricordi fossero entrati a far parte di quel mare. Ormai non provava più la tensione, la paura, l'odio di prima. Sapeva benissimo come sarebbe finita, ormai neanche la cosiddetta “cometa rossa” era riuscita a tenergli testa, a tenere testa a quell'abilità che lui non aveva mai desiderato, frutto di anni ed anni di morte, sangue e lacrime; ma forse anche quell'uomo lo sapeva bene, e quell'ultima folle sfida cui l'aveva costretto a partecipare non era altro che il suo suicidio. Ormai era stufo di quella scena, non provava alcuna soddisfazione nel rivedere come aveva sottomesso per l'ultima volta il nemico di tutta la sua vita. Chiuse gli occhi, dimentico che ormai non ne aveva, e ironicamente, lo scenario mutò. Non si trovava più nello spazio, adesso si trovava di nuovo sulla nael arghama. Contento di quel cambiamento, poiché non vedeva l'ora di rivedere i volti familiari del capitano bright, di mirai, e magari della sua amata Beltorchika, dovette nuovamente ripiombare nella delusione più profonda. Era destino che tutti i suoi ricordi dovessero essere legati a quell'uomo: Eccolo che sorridente, con un paio di ridicoli occhiali da solo, lo prendeva in giro dicendogli di “essere venuto lì per ridere di te”. In quel momento avrebbe voluto prenderlo a schiaffi, e magari sarebbe stato meglio se l'avesse fatto. Ormai erano passati anni, non ricordava più quanti. Era il periodo della prima ribellione di neo-zeon, e le cose erano se possibile ancora più complicate di allora, fazioni che cambiavano in continuazione, loro costretti a combattere sia contro i fantasmi di zeon che contro i titans, solo una delle tante dispotiche emanazioni della federazione, con ciascuno che usava l'altro in un gioco del gatto col topo. Cosa più curiosa di tutte, in quell'occazione Char era dalla loro parte, con lo pseudonimo idiota di Quattro Banjeena ( che quell'uomo fosse totalmente privo del senso del ridicolo? Le assurde mascherine che si è sempre ostinato ad indossare sembrerebbero un'indizio a favore). Alla luce degli eventi futurim non aveva alcuna idea di come fosse stato possibile che quell'uomo ormai maturo, che sembrava abbandonato le folli ambizioni della gioventù e addirittura era disposto a collaborare con i suoi vecchi nemici pur di far trionfare la libertà sarebbe diventato quel folle sanguinario che prima aveva tentato portare una nuova glaciazione la terra, secondo il suo folle ragionamento allo scopo di costringere tutta l'umanità ad andare sullo spazio? Proprio non lo sapeva, poteva solo supporre che la solitudine a cui era stato abbandonato nello spazio nel suo Hyaku Shiki dopo essere stato dato per disperso dopo battaglia finale contro neo zeon e quell'altro svitato di Paptimus Scirocco. Chissà poi cosa ne era stato di Kamille Shiden, il ragazzino newtype che li aveva portati alla vittoria sul suo z gundam, e che ormai tutti avevano iniziato a considerare il suo successore, con suo grande conforto…
Ormai si era annoiato di questi ricordi indissolubilmente legati a quel demonio. Nel disperato tentativo di cercarne uno con protagonista Beltorchika o Lala Su, gli unici amori della sua vita (la seconda motivo di ulteriore astio con Char, per motivi cui preferiva non pensare), finì per sfogliare, come delle pagine di un libro, i ricordi di tutte le battaglie a cui aveva dovuo partecipare: Ao-Boa-Qu, con quell'assurdo combattimento a colpi di fioretto tra lui e char, allora ancora poco più che ragazzini, le sanguinose battaglie sulla terra durante l'Operazione odessa, il primo casuale incontro con il suo eterno rivale (eccola la sua amata Lala Su, tra le braccia di quel maledetto!), il suo primo, indimenticabile combattimento col Gundam contro uno sventurato Zaku… tirò un sospiro di sollievo, ormai era andato così a ritroso che per forza di cose non avrebbe più dovuto vedere la guerra. I ricordi però iniziavano a farsi sempre più sbiaditi, ma la guerra vi faceva sempre capolino: Ecco che si vedeva ragazzino, che tenendo la mano a suo padre visitava uno dei tanti arsenali/laboratori di ricerca della federazione, dove lavorava suo padre, uno dei pochi ricordi che aveva insieme a lui. Allora era ancora lucido, la follia non gli aveva ancora divorato il cervello. Si rivide, incuriosito dopo aver scorto la testa di uno dei prototipi di gm (costruiti in fretta e furia per tenersi al passo col sorprendente sviluppo bellico di zeon nel campo dei mobil suit), mentre chiedeva a suo padre cosa fosse, e alla sua risposta, chiedergli perché delle macchine da guerra del genere dovessero avere un aspetto umanoide. Suo padre non seppe dargli una risposta, e, arrivato al termine della sua vita, ancora non ne aveva trovata una soddisfacente.
Ormai era inutile andare avanti, non aveva voglia di vedersi ancor più piccolo, rivedere il volto di sua madre, aveva già provato troppo dolore per soffrire ancora. Cercò di fermarsi ma ormai la corrente lo trascinava, doveva proseguire su quella via a ritroso, fino a ritornare nel ventre materno… e adesso? Non si era ancora fermato? Dove stava andando, in una sua vita precedente?

Con sommo sbigottimento si ritrovò in un luogo che non aveva mai visto prima, e guardava attraverso degli occhi sconosciuti. La stanza era di un genere a lui ignoto, era angusta, benchè sembrava facesse parte di un ufficio importante, le pareti erano fatte di un materiale a lui ignoto… che fosse legno? No, assurdo, chi costruirebbe qualcosa in quel modo? Terminata l'osservazione della stanza, si dedico a quella dell'uomo che aveva davanti: Grasso, sudaticcio, nervoso, dava l'aria di essere una persona importante. Iniziò a parlare, apparentemente riprendendo un discorso interrotto da poco:
“Si, ho capito, l'importanza della storia, del conflitto, del dramma etc. Ma resta una sola la cosa importante: Questo farà a vendere alla mia azienda tante action figures? Sono quelli i guadagni ai quali puntiamo, non certo ai miseri ascolti televisivi!”
Con sua somma sorpresa, udì una voce che sembrava provenire dall'interno della sua testa: “Ecco si, ecco gli schizzi di quello che dovrebbe essere il mecha del protagonista…”
Vide una mano, che sarebbe sembrata la sua se non per quella carnagione olivastra porgere all'uomo un foglio, con sopra un disegno.
“Mhmh, si carino, ma c'è una cosa che non va, Yoshiyuki-San,Il colore. Perché è tutto bianco? Ti pare che i bambini vorranno dei pupazzi dai colori così anonimi? Sentimi, bisogna assolutamente aggiungerci dei colori, che ne dici di blu e rosso? L'altro giorno in tv facevano vedere un jet proprio con questi colori, rosso blu e bianco, dovevi vedere com'è piaciuto a mio figlio! I bambini faranno la fila davanti ai negozi per comprare un robot così.”
“Uhm, okay, si può fare, per quanto riguarda i mecha dei “cattivi” bisogna fare delle modifiche anche a quelli?”
“No, no, non c'è bisogno, non voglio neanche vedere le bozze, tanto i ragazzini non vorranno mai comprare delle action figures dei robot usati dai nemici, non credo neanche che le produrremo...”
Mentre anche quel ricordo svaniva, fece in tempo a scorgere, cosa c'era disegnato su quel foglio. Sicuramente un occhio inesperto avrebbe fatto fatica a riconoscerlo, ma lui non dubitò neanche un attimo: Quello non poteva che essere il disegno del diavolo bianco che gli aveva divorato la vita: Il Gundam, il nemico!

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da cobalto » 03/02/2016, 15:39

Wow... uno scritto davvero interessante! Bella l'idea di ripercorrere la vita di Amuro dopo la morte attraverso la fenomenologia del suo spirito e portarlo infine a trascendere la finzione catapultandolo nella nostra realtà!!!
Complimenti davvero!! Mi piace! :)

Solo due piccole precisazioni (da otaku quale sono): Amuro non è mai stato sulla Nael Arghama ma sulla Ra Kailum e Camille di cognome fa Vidan, non Shiden (quello è Kay) ;)
"2. In the future, should the emergence of a new space-adapted human race be confirmed, the Earth Federation shall give priority to involving them in the new administration and government."

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Tabrith90 » 03/02/2016, 15:44

Hai ragione, ma era un pò che non vedevo quelle serie...correggerò appena avrò un minuto :)

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da cobalto » 03/02/2016, 15:47

Tabrith90 ha scritto:Hai ragione, ma era un pò che non vedevo quelle serie...correggerò appena avrò un minuto :)

eh eh eh scherzavo naturalmente....non era pignoleria...avevo inteso che erano chiaramente refusi... :)
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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Daeva » 03/02/2016, 18:29

Divertente come idea e realizzazione, paradossalmente mi ha fatto venire in mente le parole di Lalah "Riesco a vedere i futuro"-- Lui invece vede il passato XD

Ma è interessante quest'immagine che ti sei fatto di Amuro, secondo te in punto di morte, era davvero così pieno di odio per Char e per il suo Gundam..?

E non trattare male i tipi della Bandai... E' anche grazie a loro se hai potuto vederlo in TV :P

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da cobalto » 03/02/2016, 18:44

Ma pensate che Amuro sia morto veramente??? Di Char ne abbiamo certezza, ma di Amuro no! Per me è e rimane Missing In Action! :)
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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Tabrith90 » 03/02/2016, 20:04

Daeva ha scritto:Divertente come idea e realizzazione, paradossalmente mi ha fatto venire in mente le parole di Lalah "Riesco a vedere i futuro"-- Lui invece vede il passato XD

Ma è interessante quest'immagine che ti sei fatto di Amuro, secondo te in punto di morte, era davvero così pieno di odio per Char e per il suo Gundam..?

E non trattare male i tipi della Bandai... E' anche grazie a loro se hai potuto vederlo in TV :P

Ovviamente è una mia interpretazione. Ma poi capisco la perplessità sul gundam (che comunque non penso sia assurdo cheamuro non stravedesse per una macchina che lo ha costretto a dedicare tutta la sua vita a combattere e uccidere persone), ma sul serio credi che Amuro non odiasse Char? Cazzo gli ha rovinato la vita con la sua assurda ostinazione a sfidarlo, sempre a rompergli il cazzo che gli aveva ammazzato la ragazza anche se è stata lei a mettersi nella traiettoria del suo colpo...poi con quella bella trovata che aveva avuto nel suo "contrattacco"... cioè io l'avrei odiato a vita :D
Comunque non li tratto male quelli della bandai, il profitto è alla base di qualunque mercato, non ci vedo niente di male. Comunque mi sono ispirato a ricostruzionie aneddoti delle varie trattative tra la bandai e il team creativo che ho letto su internet per quella scena, compreso il fatto che gli zaku sui quali non nutrivano alcuna speranza sono paradossalmente diventati le figures più popolari tra quelle della prima serie...

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Daeva » 03/02/2016, 21:02

cobalto ha scritto:Ma pensate che Amuro sia morto veramente??? Di Char ne abbiamo certezza, ma di Amuro no! Per me è e rimane Missing In Action!
Beh, si è trovato pure lui tra un asteroide e l'atmosfera terrestre, se è morto Char non vedo come abbia fatto a salvarsi lui...
Tabrith90 ha scritto:che comunque non penso sia assurdo cheamuro non stravedesse per una macchina che lo ha costretto a dedicare tutta la sua vita a combattere e uccidere persone
Boh, in CCA mi sembra felice mentre lavora sul Nu... Avrebbe potuto fare altro invece che collaborare nella creazione di un Gundam ancora più grosso ancora più potente e ancora più letale se davvero si fosse stufato del Gundam--
Tabrith90 ha scritto:ma sul serio credi che Amuro non odiasse Char?
Guarda, non ti dico cosa credo perchè voglio evitare di sconvolgerti con sconcezze yaoi ( :lol: ), ma non pensi che se lo avesse odiato lo avrebbe spappolato contro l'asteroide con tutto il cockpit dello Sazabi invece di perdere tempo a convincerlo dei suoi errori e cercare di "redimerlo" in punto di morte?
Io c'ho visto davvero un tentativo di riappacificarsi col suo rivale storico, anche in rapporto col messaggio che Lalah ha voluto dare ai due col suo sacrificio ;_; !
Tabrith90 ha scritto:Comunque non li tratto male quelli della bandai
"Grasso, sudaticcio, nervoso"-- Tipici aggettivi che descrivono un personaggio a posto XD
E comunque il progetto iniziale del Gundam non prevedeva fosse bianco, ma nero in una prima fase e grigio e verde in una seconda (ci sono delle illustrazioni di Okawara in proposito, e ovviamente anche dei gunpla-- Ironico che la Bandai fece gunpla di un design scartato, vero XD ?), insomma colori più cupi e militareggianti. La Clover (chi tirava le redini del merchandising prima che la Bandai vi subentrasse nel 1980) impose lo schema di colori che conosciamo oggi, e il fatto che il Gundam dovesse avere una "faccia"... Ma l'aneddoto di base è corretto, una piccola precisazione otaku ;3

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Tabrith90 » 03/02/2016, 21:10

Daeva ha scritto:
cobalto ha scritto:Ma pensate che Amuro sia morto veramente??? Di Char ne abbiamo certezza, ma di Amuro no! Per me è e rimane Missing In Action!
Beh, si è trovato pure lui tra un meteorite e l'atmosfera terrestre, se è morto Char non vedo come abbia fatto a salvarsi lui...
Tabrith90 ha scritto:che comunque non penso sia assurdo cheamuro non stravedesse per una macchina che lo ha costretto a dedicare tutta la sua vita a combattere e uccidere persone
Boh, in CCA mi sembra felice mentre lavora sul Nu... Avrebbe potuto fare altro invece che collaborare nella creazione di un Gundam ancora più grosso ancora più potente e ancora più letale se davvero si fosse stufato del Gundam--
Tabrith90 ha scritto:ma sul serio credi che Amuro non odiasse Char?
Guarda, non ti dico cosa credo perchè voglio evitare di sconvolgerti con sconcezze yaoi ( :lol: ), ma non pensi che se lo avesse odiato lo avrebbe spappolato contro il meteorite con tutto il cockpit dello Sazabi invece di perdere tempo a convincerlo dei suoi errori e cercare di "redimerlo" in punto di morte?
Io c'ho visto davvero un tentativo di riappacificarsi col suo rivale storico, anche in rapporto col messaggio che Lalah ha voluto dare ai due col suo sacrificio ;_; !
Tabrith90 ha scritto:Comunque non li tratto male quelli della bandai
"Grasso, sudaticcio, nervoso"-- Tipici aggettivi che descrivono un personaggio a posto XD
E comunque il progetto iniziale del Gundam non prevedeva fosse bianco, ma nero in una prima fase e grigio e verde in una seconda (ci sono delle illustrazioni di Okawara in proposito, e ovviamente anche dei gunpla-- Ironico che la Bandai fece gunpla di un design scartato, vero XD ?), insomma colori più cupi e militareggianti. La Clover (chi tirava le redini del merchandising prima che la Bandai vi subentrasse nel 1980) impose lo schema di colori che conosciamo oggi, e il fatto che il Gundam dovesse avere una "faccia"... Ma l'aneddoto di base è corretto, una piccola precisazione otaku ;3
Vabbè non posso competere con la vostra cultura :shock: . (Comunque non vedo come gli aggettivi che ho usato possano essere indicativi di una persona da disprezzare, che tutti quelli grassi e sudati sono cativi? XD). Poi per quanto riguarda il predicozzo di amuro a char credo ce l'abbiano messo per chiudere il film in chiave poetica e far passare ancora di più amuro come una specie di santo. Io ho cercato di essere più realistico, tutto qua :)

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Re: Fanfic - Il viaggio di Amuro

Messaggio da Daeva » 03/02/2016, 21:33

Tabrith90 ha scritto:Comunque non vedo come gli aggettivi che ho usato possano essere indicativi di una persona da disprezzare, che tutti quelli grassi e sudati sono cativi? XD
Direi di sì XD Come li descrivi e quello che gli fai dire, beh, non ispirano molta simpatia XD
Tabrith90 ha scritto:Io ho cercato di essere più realistico, tutto qua
Non so, a me è piaciuto molto il predicozzo, c'ho visto un'eredità dell'esperienza di Lalah, sai, i "poteri" Newtype come un tentativo di connettere gli animi delle persone, uno strumento per evitare i conflitti e non di fomentarli nel ruolo di "armi"...

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