Intervista a Cavazzoni - Dynit

Anime, Manga, Book, Models... Di cosa parliamo oggi?
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Bright
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Bright » 25/01/2015, 20:56

Non è una questione di cura, ma di tecnologia adattata all'appeal odierno, Cronos. La colorazione è fatta al computer, i modelli meccanici sono fatti al computer... e francamente non direi che i disegni sono meno dettagliati:
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Daeva » 25/01/2015, 21:12

Bright ha scritto:Io caldeggio una trilogia di film dal vivo con alla regia Duncan Jones o Mark Romanek o al limite Neill Blomkamp, ma mi accontenterei anche di un remake animato...
Non so, i remake in "carne ed ossa" implicano sempre un certo grado di rischio.
Io penso che il fascino della prima serie sia anche nella sua "inattualità". Se dovessi paragonarlo ad Unicorn, ad esempio, coi suoi dialoghi supercazzola, preferirei sicuramente l'asciuttezza della serie originale.
Cronos ha scritto:Si, ma quello è il contesto giapponese, ben diverso da quello italiano !
Non penso sia "diverso", ma sicuramente il pubblico italiano è meno "saturo" di Gundam di quanto non sia quello nipponico-- Io non credo che il "trucco" sia saturare anche il nostro mercato (anche perché Gundam in Giappone rispecchia un po' anche l'orgoglio della popolazione nipponica, consapevole della paternità del prodotto e quindi più incline a seguirlo perché imbastito su essa), anche perché chi sento sento, capisce poco e niente delle varie timelines e tende ad affezionarsi a questa o quella serie, ma fornire degli "appetizers" che stimolino la gente a piccole dosi, e vedere come si muovono.
Cronos ha scritto:In genere però sto notando è che l'animazione attuale è peggiorata di molto rispetto a quella degli anni '80.
Guarda, quando ho letto 'sta frase ho pensato "Ecco, Cronos si è fumato qualcosa di cattivo", ma ho capito a che ti riferisci: gli sfondi dipinti, il "pittorico" di alcuni paesaggi che col progresso delle tecnologie e del gusto si sono irrimediabilmente persi-- Ma il focus dell'animazione è produrre movimenti fluidi e articolati nelle animazioni, che poi è quello che uno guarda davvero e da cui viene colpito--

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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Bright » 25/01/2015, 23:42

Daeva ha scritto:
Bright ha scritto:Io caldeggio una trilogia di film dal vivo con alla regia Duncan Jones o Mark Romanek o al limite Neill Blomkamp, ma mi accontenterei anche di un remake animato...
Non so, i remake in "carne ed ossa" implicano sempre un certo grado di rischio.
Per questo non ho citato un Michael Bay qualunque ma tre Autori di fantascienza che peraltro conoscono Gundam!

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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da CapMar-Vell92 » 26/01/2015, 8:54

Bright ha scritto:
Daeva ha scritto:
Bright ha scritto:Io caldeggio una trilogia di film dal vivo con alla regia Duncan Jones o Mark Romanek o al limite Neill Blomkamp, ma mi accontenterei anche di un remake animato...
Non so, i remake in "carne ed ossa" implicano sempre un certo grado di rischio.
Per questo non ho citato un Michael Bay
Oddio! Ma c'e lo vedete i mobile suit con delle campane penzolanti(''sono sotto lo scroto del nemico''), Ryu Jose che si atteggia da gangsta rapper e Haro che si mette a ''giocare'' con la gamba di Sayla? Tenete Bay il più lontano possibile da Gundam.
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Bright » 26/01/2015, 9:55

CapMar-Vell92 ha scritto:
Bright ha scritto:
Daeva ha scritto:
Bright ha scritto:Io caldeggio una trilogia di film dal vivo con alla regia Duncan Jones o Mark Romanek o al limite Neill Blomkamp, ma mi accontenterei anche di un remake animato...
Non so, i remake in "carne ed ossa" implicano sempre un certo grado di rischio.
Per questo non ho citato un Michael Bay
Oddio! Ma c'e lo vedete i mobile suit con delle campane penzolanti(''sono sotto lo scroto del nemico''), Ryu Jose che si atteggia da gangsta rapper e Haro che si mette a ''giocare'' con la gamba di Sayla? Tenete Bay il più lontano possibile da Gundam.
Non credo esista il rischio.

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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Cronos » 23/02/2015, 23:13

Daeva ha scritto:
Cronos ha scritto:Si, ma quello è il contesto giapponese, ben diverso da quello italiano !
Non penso sia "diverso", ma sicuramente il pubblico italiano è meno "saturo" di Gundam di quanto non sia quello nipponico-- Io non credo che il "trucco" sia saturare anche il nostro mercato (anche perché Gundam in Giappone rispecchia un po' anche l'orgoglio della popolazione nipponica, consapevole della paternità del prodotto e quindi più incline a seguirlo perché imbastito su essa), anche perché chi sento sento, capisce poco e niente delle varie timelines e tende ad affezionarsi a questa o quella serie, ma fornire degli "appetizers" che stimolino la gente a piccole dosi, e vedere come si muovono.
No no ma infatti non sto dicendo che bisogna saturare il mercato italiano.
Intendevo dire che in Giappone hai politiche basate su un mercato già saturo che non possono essere le stesse che useresti su terra vergine come l'Italia.

Cronos ha scritto:In genere però sto notando è che l'animazione attuale è peggiorata di molto rispetto a quella degli anni '80.
Guarda, quando ho letto 'sta frase ho pensato "Ecco, Cronos si è fumato qualcosa di cattivo", ma ho capito a che ti riferisci: gli sfondi dipinti, il "pittorico" di alcuni paesaggi che col progresso delle tecnologie e del gusto si sono irrimediabilmente persi-- Ma il focus dell'animazione è produrre movimenti fluidi e articolati nelle animazioni, che poi è quello che uno guarda davvero e da cui viene colpito--[/quote]

Si brava esatto, intendevo quello :)
Non so perché ma i colori sfumati, opachi, fatti a mano mi piacciono molto di più delle tonalità accese e da videogame delle animazioni recenti. Anche per l'esempio mandato da Bright con il Gundam Wing, io preferisco quello sopra rispetto a quello in basso, mi sembra più realistico.
Poi di certo con la computer grafica le animazioni dei mecha ci hanno senz'altro guadagnato perché adesso tutte le prospettive sono corrette e soprattutto puoi permetterti sequenze spettacolari come quelle della battaglia di Loom nel trailer di Origini.

Comunque la differenza tra vecchie e nuove tecniche di animazione l'ho notata soprattutto sui personaggi.
I visi sono più semplici, con meno tratti e le ombreggiature (soprattutto quelle) meno incisive e sfumate, quasi sempre monocolore.
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da CapMar-Vell92 » 27/10/2015, 13:18

AEOLIA ha scritto:
Genocid ha scritto:Ecco, Gudam è un prodotto unico nel suo genere, ha un format molto particolare, ed al contrario di altre saghe a senso unico la sua forza è nelle side story.

Ora, spesso viene definito lo Startrek giapponese, ma per la complessità delle sue trame e la mutevolezza dei suoi personaggi io lo paragono spesso e volentieri ad un'altro moderno colossal delle serie TV che stà spopolando in questo momento in italia.

Il trono di spade.

Solo che rispetto al trono di spade gli manca quello spruzzo di divertimento che deriva dal "tu non sai nulla jhon snow", da Tyrion, Podrick e Bronn, ma sopratutto manca di quelle tonnellate di ef ai gi ei... (e non ditemi che la guardate per i draghi).


Ora, gundam al 90% è una cosa seria, tremendamente seria, che non lascia molto spazio a lieti momenti inciuci ed intrighi amorosi vari (e no Daeva non c'è nessuna tensione sessuale tra Char e Amuro o tra Char e Garma)

Ora se guardiamo quelli che nel genere sono tra i principali concorrenti di Gundam in Italia scoprirai che spopolano, anche tra il genere femminile due titoli in maniera particolare, e questi sono Full Metal Panic, Macross Frontier, e Code Geass.

Il primo è diventato famoso grazie ad una liceale che con mega ventaglio di carta pesta uno delle forze speciali (ed impicci vari tra di loro con triangolo amoroso con una comandante Ayanami sytyle) il secondo per due ragazine che cantano per un giovane aso-pilota-attore trasgender di kabuki...

l'ultimo è delle CLAMP...
ha mecha molto simili a quelli di gundam, ed una gnoccona in tuta aderente.
non mi risulta ci siano in giro i plamo di quei mech, in compenso le action figures di quella tipa andavano a ruba...

Ora tanto per fare un paragone, Gundam è un pò come il film Tora! Tora! Tora! Gli altri sono come i film Pearl Harbor ed Operazione Sottoveste...



Ecco diciamo che se per vendere un opera sci-fi ci si poteva limitare al "Ti amo" "Si lo so"
Ora per essere sicuri di rendere più appetibile un opera del passato c'è il bisogno di aggiungere un tocco femminile in più... o un tostapane dalle curve mozzafiato
Gundam non lo paragonerei nè a Star Trek, nè Star Wars, nè Trono di Spade.
Gundam è solo Gundam.
Vorrei spiegare dettagliatamente, ma avendo seguito tutti i succitati fenomeni non dovrebbe essere difficile capire le differenze.
Star Trek ha una visione molto dettagliata dell'epopea sci-fi e inquadra oltre che imposta la narrazione su eventi da giornale di bordo, non c'è una trama di una guerra a fare sfondo agli avvenimenti, bensì tanti avvenimenti volti a far riflettere lo spettatore puntata dopo puntata.
Dovrebbe far riflettere già il fatto che non c'è il denaro e religione, la società è completamente ristrutturata, ripensata e volendo utopica. Fondata sul top del progresso scientifico, quello a misura di evoluzione umana, l'umanità è talmente "cresciuta" e allontanata dai suoi conflitti interiori da poter tranquillamente aiutare altre culture.
Ci sono culture e razze aliene che vengono a contatto con il "pacifico" agglomerato di entità e razze diverse conosciuto come Federazione in vari modi.


Star Wars è uno sci-fi che ha molto del fantasy, ha i cavalieri jedi che sono anche un pò maghi e sacerdoti, una spiritualità palpabile(TROVO INSOPPORTABILE LA TUA MANCANZA DI FEDE o se preferite I find your lack of faith disturbing) e uno scontro luce/oscurità, ci sono le razze di meta-umani o umanoidi o altro.
Non è affatto superficiale, non utopico, immaginare relazioni tra mondi, razze e culture come sono proposte da SW.
Il denaro si sente chiaramente, anche la schiavitù e il contatto con altre razze è prassi, non è focalizzata sullo stupore scientifico.
La razza umana è coinvolta insieme a tutte le altre in una colossale epopea che parla di quel che c'è stato prima, dopo e durante il più grande Impero che lo spazio conosciuto ha visto.

A game of thrones è un successo letterario improvviso, a tutti gli effetti è un romanzo storico in un mondo a basso tenore di fantasy.
Casate, tradimenti delle peggiori specie, brutalità come non s'è ne era letto ancora in un fantasy, spiccatamente carnale in moltissimi aspetti ed esposto tutto con una chirurgica cinicità.
In corso ancora di pubblicazione con una tale quantità di personaggi e sottotrame per cui non si può dire ci sia un protagonista, o una reale trama, ma è un raccontare un periodo storico di trasformazione di un altro mondo tramite "comparse" senza una morale evidente e calcata. Una cronaca.

Gundam ha subito notevoli trasformazioni, in ogni serie è qualcosa di diverso.
Volendo parlare della U.C. è il rivedere la tragedia della razza umana su scala spaziale.
Totalitarismi, guerre, vendette. A tratti scioccante per aver osato parlare di genocidi, gas nervino, atomiche e stermini di massa.
Sono umani vs. umani con tutti i loro difetti e pregi, l'unica serie G. ad aver introdotto alieni lo fa in un film, non è U.C. e non ha incontrato il favore dei fan come ci si aspettava per questa apertura all'alieno.
Tuttavia G. ha sempre una sua morale e una trama precisa che parte da un inizio ed ha un finale.


L'unico tratto che può avere in comune con trono di spade? Lo sguardo disilluso e sfiduciato verso l'umanità che Star Trek e Star Wars non hanno.
Se un personaggio principale viene fatto morire (almeno prima di Reconquista in G) ha sempre un peso morale e non è solo il motore di altri avvenimenti.
Non è automatica l'equazione Tomino = Martin solo perchè hanno il grilletto facile: Tomino fa qualcosa di incredibile con IdeOn, è una colossale catarsi ed uno dei finali più commoventi e mistici dell'animazione. Le "vittime" di Martin sono i ceppi per alimentare il suo calderone di avvenimenti.
Solo che in Gundam questo è solo metà del discorso e non ha bisogno del sarcastico e caustico humour di Trono. L'altra parte si chiama speranza e necessità di cambiamento: Newtype.
Poi fan storici di Martin a parte con cui discutevo al tempo, con chi ho parlato di Trono nel dopo telefilm, m'è sembrato di parlare con persone che stavano seguendo una telenovela...
Quindi non per forza se un qualcosa è, e rimane di nicchia è un male.

Per l'analisi Full Metal Panic, Macross Frontier, e Code Geass...
Mi sembrano sufficientemente ingiuste nei confronti di anime assolutamente validi.

Ed in Italia direi, parlando di concorrenti a Gundam, almeno per le generazioni che non sono cresciute con Nagai, non puoi non citare Evangelion.
Che è ben noto, tantissimo, e di quello potremmo interrogarci sulla differenza di successo.
Con tanto di film al cinema.
Di sicuro più di Frontier, e considerando che il topic è collegato a Dynit, non c'è versione italiana di Frontier, ma di Eva si.

Code Geass: è risultato vincente, il come lo ha ottenuto un gran pubblico, non è per le ragazze carine, ma per la trama di Lelouch e il Geass.
Tuttora i fan di questa serie hanno problemi a digerire le "side" quando non c'è un personaggio di tale carisma.
Per la prima volta è protagonista un antieroe, non solo un personaggio che ha una forza fisica infima, ma un cervello di un genio.
Opposto totale di Goku.
La trama è al cardiopalma assoluto e non lo segui di certo per le ragazze, ma per sapere come se la caverà Lelouch e come la sua rabbia e desiderio di riscatto trasformeranno tutto.
Ah...Ha solo i disegni delle Clamp e la cura psicologica dei personaggi (definito character design), ma non il resto che di un autore che ha tirato fuori altre serie MOLTO originali in fatto di trama e dei colpi di scena.
E invece ci sono i Plamo :lol:
Bandai ed in una meravigliosamente militare scala 1/35 con figurini in scala.
Non mi sembran così somiglianti a Gundam mezzi alti 4 metri in media con le cabine sulla schiena e dispositivo eiettabile. Neanche come design, forse in Full Metal panic trovi più somiglianze.
E per i figure c'è stata una bella invasione come di consueto di personaggi femminili, ma ti assicuro che quelli di Lelouch hanno fatto il fumo e sono quotati, le tipe te le tiran dietro (con qualche rara eccezione).

Macross (Frontier): serie sci-fi che ha mantenuto l'unità filologica della tecnologia laddove altre serie hanno avuto troppi rimpasti e non c'è quell'unità di credibile evoluzione di design dei mezzi con mecha nei prequel più potenti di quelli disponibili anni dopo.
Forse con l'unica eccezione del prequel Macross zero che è un pò tecnologicamente avanzato, ma compensa col mostrarci la famosa guerra umana prima della forzata pace al ritrovamento del relitto alieno e argomentando in vari modi la differenza motivandola completamente.
Il design di Macross e l'epopea sci-fi della sopravvivenza umana, la protocultura e la colonizzazione dello spazio in gigantesche città viaggianti... La musica è stata comunque sempre una parte fondamentale nelle serie di Macross e c'è stata sempre una trama amorosa parallela alle vicende di "guerra".
Frontier ha una presenza marcata delle due idol, ma non è di sicuro quello che attira il pubblico. E il protagonista...
Che non è transgender bensì un attore specializzato in ruoli femminili di kabuki, teatro giapponese, come in quello greco gli uomini interpretano anche le donne e lui risulta essere solo appropriato nella parte perchè di bell'aspetto e dai tratti delicati.

Full Metal Panic: questa si ha avuto successo tra le più disparate categorie di fan, ha unito varie generazioni ed è risultata una felice fusione di generi. Di sicuro da non liquidare con la tipa con il ventaglio o il comandante "alla Ayanami" quando è completamente diversa sotto ogni aspetto.

Ho notato il precedente discorso.

Anche volendo metterci a fare "proselitismo" - guarda gundam! C'è "more than meets the eye" ( :lol: ) - non si può riuscire a fare quello che sono riusciti a fare senza alcuno sforzo al livello culturale (basti pensare al "over 9 thousand" che ormai lo incontro ovunque)
Dragon Ball, One Piece e pian piano Attacco dei Giganti.
Dappertutto, anche in Giappone e sono più famosi anche di Gundam che ha la statua di 18 metri...

L'Italia dopo i Bayformers parla di nuovo di robot? Si vedono serie animate robotiche ovunque?
Non mi sembra a parte dvd e blu ray che dopo un pò vanno a prezzo ridicolo.

Sono film evento, vendono i giocattoli e poi nulla.
E come si dovrebbero sentire i fan dei transformers?

Non mi sento da fan di fare un discorso perdente, è la realtà, quando si dice che gundam fatica in Italia.
Ma c'è speranza per gundam?
Penso di si, deve solo azzeccare il modo di porsi e di sicuro non ha bisogno di campagne di fan o di lancio se funziona.
Cammina con le sue gambe un prodotto che funziona.

Allora qual'è la ragione per cui chi è cresciuto con "insalate di matematica" come me continua a seguire anime robotici?
Sta nel momento storico in cui lo abbiamo visto per la prima volta e il nostro background culturale.

Una possibilità di rivoluzione per Gundam? Se dovessi scegliere un anime da mandare in onda adesso?
Builders. Assolutamente.
Punta su qualcosa che da sempre ha avuto successo senza il cartone: i model kit gunpla.
A distanza di anni dalla serie storica o del wing vendevano kit di G Gundam e Victory nei negozi di modellismo tipo 15 anni fa.

Comincerà a funzionare allora? Probabilmente.

Il ruolo di un fan club è fondamentale per far conoscere in modo ponderato, amichevole e serio a chi si avvicina per la prima volta una serie oltre che fornire tutto quello che gli serve per approfondire la sua nuova passione.
Che il fan club sia grande è importante per mantenere identità, coesione e chiedere prodotti di qualità e prodotti nuovi oltre che aiutare con le conoscenze specifiche la localizzazione di un prodotto importato.

Ah, allora non bisogna nemmeno paragonarlo a Warhammer 40,000, altra serie di space opera cupa con una fazione più fetente dell'altra che può suscitare la ''darkness induced audience apathy'' (http://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/M ... enceApathy) nel pubblico più sensibile e dove le guerre non finiscono mai.

Perchè la cupezza di WH40K viene, come dire, alleggerita dal fatto che la brutalità di quel universo è molto sopra le righe e viene usato spesso come fonte di umorismo nero all'inglese. Per non parlare poi che praticamente ogni personaggio che viene introdotto nei vari videogiochi e romanzi basati sul wargame è un large ham o gigione(BLOOD FOR THE BLOOD GOD! per esempio).

Però ho notato che c'e un Char Clone nella fazione dei Tau. http://warhammer40k.wikia.com/wiki/Commander_Farsight
Ultima modifica di CapMar-Vell92 il 28/10/2015, 1:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da AEOLIA » 27/10/2015, 14:18

Bè, Cap, se è capitato che qualcuno paragonasse l'ambientazione di Gundam a W40K anche quello è fuori strada:
In Gundam ci sono solo umani vs umani, raramente si sgarra da questa equazione.
In 40K si parte già con gli dei del Caos ed un imperatore umano deificato...
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da CapMar-Vell92 » 28/10/2015, 1:01

AEOLIA ha scritto:Bè, Cap, se è capitato che qualcuno paragonasse l'ambientazione di Gundam a W40K anche quello è fuori strada:
In Gundam ci sono solo umani vs umani, raramente si sgarra da questa equazione.
In 40K si parte già con gli dei del Caos ed un imperatore umano deificato...

Ma infatti è quello che dicevo, che non è giusto paragonare i due franchise solo perchè sono delle space opera ''dark'' dove i personaggi non hanno mai una buona giornata. Però io mi riferivo più al tono/atmosfera che all'ambientazione.
Cioè che Gundam punta più sul dare dei pugni allo spettatore per fargli capire che la guerra è brutta e cattiva mentre W40K punta sull'essere il più grottesco e sopra le righe possibile, nel senso che il lore del franchise sembra essere inventato da un gruppo di metallari fumati.
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Re: Intervista a Cavazzoni - Dynit

Messaggio da Genocid » 31/10/2015, 18:47

oddio, l'unica cosa di wh40k paragonabile a gundam sono le tute dei spacemarine e i robo dei tau.

e solo per mera questione stilistica.
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